Di quando sparai


Un giorno il mio amico vigile mi invitò al Poligono, a sparare al suo posto, in quanto lui quel giorno non aveva voglia di fare il suo aggiornamento.

Ci andai volentieri, essendo per me cosa nuova e da scoprire, e ricevetti le lodi del supervisore: "Voi preti pensate sempre che le armi siano solo per uccidere, per il male; invece, sono per un autocontrollo di sè, e per avere capacità di mirare a un obiettivo, quindi sono un esercizio della personalità. Quindi, lei è il benvenuto qua. Inizi a sparare con questa Beretta, poi lo farà con la Magnum". E così feci: 140 colpi, con il risultato discreto di riuscire a colpire il centro.

La sera, alla messa prefestiva, esordii lodando quella mia avventura, ma penso proprio che i miei fedeli non abbiano nè accolto nè compreso quella che per me era stata una bella, anzi stupenda esperienza.